Mi è accaduto molto spesso mentre viaggiavo per l’Australia, ed anche ora che mi trovo in Italia. Parlo con persone che sanno dove sono stato e cosa ho fatto e sempre mi dicono “Wow, fico! Mi piacerebbe fare lo stesso!”.

La mia risposta è sempre la stessa, suonerà noiosa o scontata, ma è la verità: “Cosa ti trattiene a farlo?”

Non voglio passare per un critico o dare sentenze; sto solo cercando di capire quali siano le motivazioni e le priorità delle persone. Ci potrebbero essere delle importanti motivazioni per cui qualcuno non viaggia tanto, ma il più delle volte quello che le mie orecchie sentono sono una variante di queste risposte:

“Non ho soldi per viaggiare.”

Più che giusto se è vero, ma per la maggior parte delle persone che hanno detto questo, sarebbe corretto dire, “Ho scelto di spendere i soldi in altre montagne di cose, così che ora non ho soldi per viaggiare”. L’Italia, per quanto se ne dica, è un Paese con una buona ricchezza e molti di noi sono vittime del consumismo, di quella subdola e falsa necessità indotta che ti svuota il portafogli a tradimento. Se non mi credete provate a vedere quante cose avete con voi che non utilizzate più e che magari vi sono costate un occhio della testa, di quanta gente rivende ogni genere di cosa perché comperata senza aver ponderato in modo sufficiente sull’acquisto. E di quanta immondizia generiamo giorno dopo giorno.

Noi scegliamo ciò che ha importanza e valore, consciamente o inconsciamente.

Molte persone,  sia giovani che anziani, non hanno problemi a spendere i loro soldi e persino andare in debito per i lussi di ogni settimana. Inoltre, se si considerano  le carte di credito, il mutuo per la casa, possedere diverse auto, pagare le rette e via dicendo.. questi sono tutti debiti che bisogna prima o poi sanare.

“Il mondo è pericoloso.”

Il più delle volte la gente non ha dato questa diretta sentenza, ma questo è il succo di quel che intendevano dire. ” Se andassi via da casa qualcosa di terribile accadrà”.  Tralasciando il fatto che cose cattive possono succedere anche tra le mura domestiche così come nel nostro stesso Paese, ci sono veramente pochi posti nel mondo che sono apertamente ostili nei confronti dei visitatori.

Più viaggi e più realizzi che sei tanto al sicuro a giro per il mondo quanto nella tua stessa casa. Ovvio che ora non andrai ad organizzare un viaggio a Kabul o Mogadiscio, ma la lista dei posti inospitali è decisamente corta. D’altro canto la lista dei più bei posti nel mondo è di gran lunga più corposa, perciò preparati 😀 . Le persone intelligenti di solito riconoscono questa paura di essere in qualche modo irrazionali, così, fintanto che non le permetti di trattenerti a casa, non c’è il bisogno di tenerle testa.

“Mi piace stare a casa.”

Questo è un altro modo per dire “Ho paura dei cambiamenti e di nuove esperienze”. Prima che tu consideri questa frase un’esagerazione, certa di capire che molti di noi si sentiranno in quella condizione  almeno una volta nella vita. E’ solo un qualcosa che deve essere superato. Un piccolo gruppo di persone sarà abbastanza coraggioso per farlo, mentre il resto rimarrà a casa, senza mai avventurarsi oltre la loro stessa cultura di comfort. E’ una loro perdita; non permettere che sia anche la tua.

“Farò questo genere di cose una volta che sarò in pensione (o ad un altro incerto punto in un futuro lontano).”

Non vedo nulla di sbagliato in una gratificazione posticipata. Ho un fondo pensione, quando attraverso la strada guardo ad ambo i lati, ed è comprensibile rinunciare a qualcosa ora nella prospettiva di beneficiarne in futuro.

Quel che è pericoloso, comunque, è quando queste “soddisfazioni posticipate” non diventino una scusa per non vivere la vita che vuoi.

Quante persone conoscete che fanno le cose che hanno detto di voler fare quando avrebbero raggiunto quell’età arbitraria per lasciare il lavoro per il quale hanno dato anche il sangue? Di gran lunga comune è il ridimensionamento dei sogni lungo la strada.

Se vuoi giocare a golf  tutto il giorno e prendere le tue medicine a intervalli regolari, allora dovrebbe funzionare bene la classica soluzione della carriera da 40 anni. Se invece hai altre idee o ambizioni, però, non finire di diventare uno schiavo per il tuo futuro. Al contrario, vai e cerca di capire dove vuoi viaggiare e fai qualcosa per realizzarlo.

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4 Responses to Il senso del viaggio… In pillole

  1. Francesco ha detto:

    Ciao Dome, da poco ho scoperto il tuo blog e debbo dire che mi è stato utile in qualche modo e rendere più “leggere” alcune mie insicurezze e confermare altre mie idee a proposito del viaggio. Anche io ho percepito quella sensazione di chiusura, tutto mi stava stretto, particolarmente i luoghi più familiari, nonostante non abbia nessun problema con parenti e amici, anzi. Ma dopo la laurea ho sentito l’esigenza di muovere i passi da solo e soprattutto fare qualcosa per il mio scarsissimo inglese! Così sono partito per Sydney e mi trovo qui da alcune settimane. C’è da dire che ho avuto altre parentesi di esperienze all’estero, sempre in europa, ma comunque non sono mai stato legato in maniera morbosa ai miei luoghi o amici, anzi era bello prendere e andare via per poi rientrare più ricchi dentro e con delle esperienze da raccontare. Nonostante tutto, nonostante i bellissimi paesaggi e i tantissimi pregi che tu conoscerai meglio di me, qui a Sydney fino ad ora percepisco continuamente, come mai in vita mia, un senso di solitudine e lontanaza di casa! Spero di poter trarre tutto il bene possibile da questo viaggio e sfruttare fino in fondo la mia WHV. Continua a scrivere! grazie.

    • Dome ha detto:

      Mi fa molto piacere ricevere questo genere di messaggi, sono un importante feedback.
      La mancanza di casa prima o poi la bisogna affrontare, e una volta superata ti sentirai veramente saldo sui tuoi piedi, più sicuro di te stesso e di quello che stavi cercando. Sicuro la tua scelta di partire per un’esperienza di questo calibro ti accrescerà dentro e tornerai a casa piacevolmente diverso e, spero, con un senso di criticismo aumentato.
      Enjoy your oz, mate! Grazie per essere passato di qua! Ciao

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