Continuando la saga delle esperienze “crepa pelle” (altro che ridere!!), l’indomani ci lanciammo alla scoperta di altre gorges, forse le più belle di questa area: se passate da queste parte non fatevi mancare le Weano, le Gorge e le Hancock gorges con le loro fantastiche piscine naturali, sentieri emozionanti e panorami da cartolina. In altre parole un must!
Fortunatamente il tempo era dalla nostra, con un cielo sereno e temperature decenti, alla faccia del giorno precedente; a farla breve il compito odierno era di fare un tuffo e relativa nuotata per ogni sosta visto che ormai alcuni di noi eravamo già stati iniziati a questo “fresco” destino. Tanto per capirci queste zone fanno parte della cultura aborigena ed è corretto portare rispetto alla loro religione: difatti il corso d’acqua che unsice tutte queste gole è stato creato dal serpente sacro, che strisciando fra le roccie le ha spaccate lasciando spazio
alle acque di rendere vivibile e fertile tutta l’altura. Legenda vuole che, proprio nel laghetto di Dales Gorge, risieda ancora il serpente divino, e per questo motivo è consigliato evitare di comportarsi come in un parco acquatico facendo schiamazzi e tuffi artistici.
Per il resto non posso che menzionare quei stretti sentieri che si insinuano tra pareti rocciose distanti un metro o poco più, arrampicate tra esili sporgenze, camminate con l’acqua a livello dell’ombelico, tuffi da 3 metri di altezza…un vero e proprio percorso di addestramento. Come non menzionare poi, la celeberrima “spider walk”, in cui bisogna avanzare usando mani e piedi facendo pressioni sulle pareti laterali a un metro dal ruscello che scorre viscido sotto di voi! “Mama mia” (come dicevano gli amici irlandesi quando si trovavano in difficoltà), una vera e propria esperienza a tutto tondo e all inclusive… questa australia e questo western mi piacciono sempre di più!!!